6 giugno 2012
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06
/06
/giugno
/2012
10:16
Erika
la notte non attende.
Il tempo non è un ponte
tra noi.
Satelliti di due pianeti
opposti.
Non scrivo mai di te.
Non penso mai a te.
Strade diverse del solito
mondo .
Isola in un deserto.
Pino marittimo in montagna.
Desolazione e solitudine
non per scelta mia.
Diverso il parlare.
Opposto il pensare.
Stravagante tu per me.
Stonata io per te.
Fatico a scrivere ,
io che ho il mondo
in una penna.
L'inchiostro si fa salato
come una lacrima.
Amaro questo cupo
inchiostro nero .
Amaro di dolore
e incomprensione.
Nessuno ti ha escluso
da questa vita
ma tu sempicemente
sei sparita.
Svanita tra ponti e montagne,
oltre muri di cemento
invalicabile .
Non ho messo io mattone
sopra mattone.
Non ho fatto io la tua
desolazione.
Le mie labbra
è da tempo che non pronunciano
il tuo nome ,
da troppo tempo non cercano
di te.
Piccola , fragile , sorella.
Tre parti di un solo tutto :.
Il Sole ; la Luna e la Tempesta.
Di te il ricordo è quel che resta.
Helga Carpini@
6 Giugno 2012
5 giugno 2012
2
05
/06
/giugno
/2012
10:31
Giugno.
Dignita'.
Tra instabili
tremori
e il morir
di fiori.
Mormora
l'Estate
e ancor
non sboccia .
Indecisa
tra nuvole
e pioggia.
Ghirlande
di pensieri
e pregiudizi
mentre la miseria
è l'unica a fruttare
tra alberi nudi
e lo sperar del mare.
Questo giugno
non ha voglia di cantare
ma solo il mormorar di
silenti preghiere.
Helga Carpini@
5 Giugno 2012
5 giugno 2012
2
05
/06
/giugno
/2012
07:05
Tu pensa all'adesso
come ad un frammento di tempo.
Ora lo guardi preoccupata,
domani sara' solo un sasso
nella tasca della tua memoria.
Una pietra che potrai decidere
di dimenticare.
Helga Carpini
5 Giugno 2012
helgacarpini
-
in
PENSIERI
4 giugno 2012
1
04
/06
/giugno
/2012
08:53
Strana
associazione ,la mia.
Ricordi e dolore
disseminati e sparsi
a caso sul
cuore.
Minuscoli
frammenti sui quali
cammino scalza,consapevole
di ogni ferita autoinflitta.
Sono sbarre impenetrabili
che non riusciro' mai a vincere
completamente .
Una finestra sul mondo
mai completamente aperta.
Helga Carpini@
4 giugno 2012
1
04
/06
/giugno
/2012
07:15
La prima volta
che ti ho
visto..
minuscolo
sul mio
seno
con enormi
occhi blu.
Occhi che
con il tempo
sono rimasti
grandi
ma hanno
cambiato colore
azzurri
verdi
ora sono
più scuri..
ma hanno
mantenuto
intatto
lo sguardo
acuto e intenso
la capacità
di guardare
dentro.
Spesso
mi perdo in te
per ritrovare
un po' di me.
La somiglianza
è strabiliante.
Anche la tua
saggezza
è sconvolgente.
Così adulta
Così profonda.
Come il legame
che ci unisce
Come l'amore
dal quale sei nato.
Smisurato e grande
è questo amore
che fiorisce
nel cuore
e non muore.
Sei parte
e specchio
di me
Sei parte
migliore
di me.
Come una
goccia
divenuta
mare.
Osservo questo
mare e mi sento
solo goccia.
Bambino mio
così sensibile
e così saggio
ti ha fatto Dio.
Pieno di luce
è il tuo temerario
cuore..
Un bacile di colori
è la tua anima.
Helga Carpini@
11 luglio 2011
con infinito
amore ,
mamma
<3
3 giugno 2012
7
03
/06
/giugno
/2012
18:04
Siediti con
me.
Ascolteremo il
Cielo.
Le nuvole
sorseggiano
l'ultima
sera.
La notte assaggia
il nostro letto.
Siediti con me.
Aspetteremo i sogni,
ne afferreremo i lembi
a quattro mani
e sceglieremo insieme
un nuovo sentiero.
Verrà il vento.
Giungerà l'aurora.
Avrà in seno
un nuovo albore.
Vieni.
Siediti con me.
Helga Carpini@
3 giugno 2012
7
03
/06
/giugno
/2012
08:12
Solitaria come un lupo nella foresta.
Libera come un'aquila nel cielo.
Irreale come la farfalla.
...una guerriera con il potere
della jena e il coraggio di una leonessa.
Questo è lo spirito di ogni guerriera.
Helga
Carpini
helgacarpini
-
in
PENSIERI
3 giugno 2012
7
03
/06
/giugno
/2012
06:43
"Noi siamo quello che siamo:
una tempesta
d'eroici cuori,
sempre la
stessa;
provati dal
tempo e dal fato,
ma duri,sempre, in lottare,
cercare e trovare.Né cedere,
mai."
Tennison
Non cederò mai.L'ho promesso,tanti anni fa,sul suo letto di morte,stringendole la mano ormai priva di forza mentre ,caparbia,cercava a sua volta di non soccombere al male che l'aveva prima
devastata e poi vinta.Per la prima volta,da che ne avessi ricordo,ho visto mia madre lottare tenacemente.Solo allora ho capito quanto amasse la vita e quanta forza risiedesse in lei.Allora cercava
conforto nella mia presenza accanto al suo letto o nei miei abracci dove la disperazione veniva soffocata dalle urla dei nostri silenzi..
poi se ne è andata e con lei è morta anche una parte di me:la ragazzina pestifera e incontenibile,arrabbiata con tutto e tutti se ne è andata per sempre.Quando è morta mia madre è morta anche la
figlia.Non rivestirò più questo ruolo,mai più.
A distanza di anni la cerco ancora,cerco il suo volto nei miei ricordi,ricerco la sua voce con la mente,nella paura insostenibile di dimenticarla.Quasi me ne vergogno così come mi vergogno di ciò
che è chiuso nell'armadio.E' lì,chiuso nell'armadio che nascondo il mio tesoro.Lo conservo come fosse una reliquia,un cimelio di valore inestimabile che,a suo tempo,è passato dalle mani di mia
nonna a quelle di mia madre e da lei è giunto sino a me:lo scialle.
In esso sono racchiusi i ricordi di tre generazioni:sessant'anni fa mia nonna vi ci avvolse per la prima volta il corpicino di mia madre appena nata e poi,dopo di lei,tutti gli altri figli.
Quello stesso scialle è stato utilizzato anche per me,quando sono nata,tanti anni fa.Mia nonna lo ha donato a mia madre e,da allora,nelle notti insonni e fredde,lo scialle ha coperto le sue spalle
stanche e i sonni fugaci delle mie sorelle.
Se penso a lei la vedo sempre con lo scialle:nero,pesante fatto a maglia larga con tanti piccoli fili bianchi che quasi ne sottolineano l'età antica.
Caldo,avvolgente come un abbraccio.
Mia madre me lo ha affidato quell'ultima estate,poco prima della sua morte,con la promessa che ne avrei avuta cura.Con la promessa che non avrei mai ceduto.Me lo fece promettere .E io l'ho
fatto.
Ma ci sono notti, come questa,in cui tutti dormono:mio marito,i miei figli e forse anche Dio..è in una notte così che,quando il sonno tarda ad arrivare che io apro l'armadio,prendo lo scialle
nascosto sul fondo e lo indosso chiudendo gli occhi nel buio della stanza.Il cuore martella forte nel petto come il vento in tempesta scuote le mura della casa.E allora,solo per un attimo,soltanto
per un attimo,la mia anima cede rivelando tutto il dolore che la devasta.
Questo brevissimo racconto era nato inizialmente come poesia nel 2000..e solo otto anni più tardi ne ho fatto questo racconto..Mamma tvb...
Helga Carpini@
tutti i diritti riservati
helgacarpini
-
in
Racconti
1 giugno 2012
5
01
/06
/giugno
/2012
20:10
Immorale pensiero
ha l'immortale.
onnipotente presunta forza
[potente quanto possente]
D'oro il suo capo cinto.
[autoproclamatosi re ]
Bocca di bronzo,
d'avorio il suo dire
[saccente,presuntuoso verbo ]
Corpo di acciaio temperato
[d' immodestia e virtude assente]
Prode guerriero:
arco, faretra e dardo
[fulmine, cielo e saetta ]
Cuore di cementizia
petrosa freddezza.
[ sentimenti iniqui ]
Gambe di ferro
[vile,vile,vile metallo]
Cotanta potenza
posata sul nulla
[miseri piedi d'argilla]
Verra'.Verra' la pioggia
e mutera' que' molli piedi in piaggia
[eterna tomba l'arenile abbandonato ]
a chi , credendosi invincibile,
ha voluto Dio, l' Eterno, sfidare.
Sara' il mare a ravvivare dolore
strappando gemiti e granelli
a colui che d'eternita'
s' era scioccamente invaghito.
[convinto di non aver piu' nulla da imparare]
tanto lui era l'immortale
[era ,era.Non è ]
Nessuno spartira' le sue vesti
vincendole a dadi.
[Nessuno ricordera' il suo nome ]
Helga Carpini@
1 Giugno 2012
31 maggio 2012
4
31
/05
/maggio
/2012
20:25
Mi finsi limone
per ingannar poeta.
Divenni fiore per
essere adulata.
Mutai in farfalla
per essere ammirata.
Poi diventai donna
per essere amata.
Diventai poeta per scrivere di
te...
Mi finsi ape per poter cogliere il
tuo nettare...
Restai bruco per non offuscare la tua
bellezza...
Poi divenni uomo per amare
te.
By Helga Carpini &
Vittorio Zetadue @tutti i diritti riservati